Non voglio guardare più in faccia alla realtà...
Non voglio vedere quello che sono, o quello che ho finto d'essere......
Dicono che :
"La vera vita di un uomo sta nell'eliminare le menzogne che gli altri gli hanno imposto..."
La bugia non può diventare verità, la personalità non può diventare anima
Se si vuole lottare per il vero occorre solo lasciar cadere le menzogne?
Non mentire più significa non cercare più alcuna verità?
Cosa si vuole nascondere dietro una bugia?
Quando vediamo la bugia scomparire ciò che resta è la verità?
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domenica 26 aprile 2009
giovedì 23 aprile 2009
Distese di grano
domenica 19 aprile 2009
La Pazzia.........
In un lontano giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini
Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia, come sempre un po' folle propose: "Giochiamo a nascondino!"
L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "A nascondino? Di che si tratta?"
"E' un gioco, - spiegò la pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1.000.000 mentre voi vi nascondete e, quando avrò terminato di contare, il primo di voi che scoprirà ove mi son nascosta, prenderà il mio posto per continuare il gioco"
L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia
L'allegria fece tanto di quel baccano che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia alla quale non interessava mai niente...
Non tutti vollero partecipare
La verità preferì non nascondersi
Perché, se poi alla fine tutti la scoprono?
La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arrischiarsi
"Uno, due, tre..." cominciò a contare la pazzia
La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro una grossa pietra che trovò sul percorso
La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sulla cima dell'albero più alto
La generosità quasi non riusciva a nascondersi
Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici
Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza
Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza
Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà
Una folata di vento? Magnifico per la libertà dei pensieri dell'anima del proprio io interiore
Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole
L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per se', come era giusto che fosse
La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non è vero, mentiva...nascose dietro l'arcobaleno)
La passione e il desiderio al centro dei vulcani
L'oblio...non rammento..dove?
Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati, finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori
"Un milione!" - contò la pazzia ......E cominciò a cercare
La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra
Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio sulla teologia e sentì infine vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani
Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo
L'egoismo non riuscì a trovarlo
Era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido brulicante di vespe
Dopo tanto camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza
Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi
Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando nascondino
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte
La pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muoverne i rami
Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore...!
La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, implorò, domandò perdono alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida
Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore è cieco e la pazzia sempre lo accompagna
Dedicata a GIO
Orizzonti lontani
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